giovedì 16 febbraio 2017

Intervista a Tiziano Mendoza

Il Soldato Tiziano Mendoza

1. Ciao Tiziano e benvenuto in Caserma SNAFU. Da un ex Mendoza quale sei mi aspetto che tu ti trovi a tuo completo agio, giusto? In che reparto hai prestato servizio?
Caserme, spogliatoi, latrine da campo... Dove c'è goliardia mi sento a mio agio! Ho prestato servizio in varie band, non molte, quasi tutte sul fronte powerpop (Radio Falafel, Mendoza, Real Beauties, Chilly Willies), più un'esperienza screamo (Paalsa).

2. Oramai è una prassi e ti devo proprio chiedere di fare una domanda ad Andrea Imbalzano di I Buy Records...cosa chiediamo a questo ragazzone dal cuore d'oro?
Non conosco questo ragazzo, quindi ho googlato 'I Buy Records' e ho visto che è un blog per persone che comprano dischi come me. Chiedo allora ad Andrea se lui i dischi li compra soltanto o li vende anche. Io ad esempio ho un cassetto segreto in cui tengo i 'dischi della vergogna', ogni tanto ne vendo un mazzetto in un negozio a Roma, anche a meno di un euro, è un rito che uso per dare alle cose il loro giusto valore.
Imbalzano: Ciao Tiziano, neanche io ti conosco, mi prometto di ascoltare i Mendoza e di informarmi al riguardo... spero anche ci sarà occasione di conoscerci di persona (mi tocca dirlo... per la gioia di Snafu devo mantenere il ruolo di paraculo). Ci tengo a precisare che I Buy Records non è solo un blog, ma organizziamo anche concerti ( Snafu non viene perchè alle vere missioni preferisce gli aperitivi nei salotti della Milano da bere) e da qualche anno facciamo qualcosina anche come etichetta. Oltre a tentare di smerciare i dischi che co-produciamo, nell'ultimo anno ho iniziato a crearmi una piccola distro, principalmente di band straniere sconosciute ma che ritengo valide (vedi i NECK, l'equivalente canadese degli HEAD). Sinteticamente, SI oltre a comprare tanti dischi, provo a venderne qualcuno! Ciao!

3. Chi sei? Perchè la gente dovrebbe leggere questa intervista?
Mi sembrano due domande veramente difficili...

4. Senti parliamo dei Mendoza...chi sono? Come sono nati? Cosa hanno fatto e soprattutto perché non ci sono più?
I Mendoza sono stati la mia band tra il 2010 e il 2013, anni in cui abbiamo realizzato un paio di ep su un sound un po' doo-wop e un po' dream pop, più una t-shirt invidiatissima da tutti quei fan che non l'hanno presa in tempo. Dei Mendoza sono tuttora molto fiero, perché siamo riusciti a fare esattamente ciò che volevamo, ovvero scrivere canzoni garage che racchiudessero tutto quello che era stato il nostro mondo di teenagers in maglie a righe: litorali sporchi, culto della demenza e dei Ramones prodotti da Phil Spector. Quest'ultimo armato di balestra si dice. Non c'è un motivo per cui abbiamo smesso di suonare, penso che semplicemente ad un certo punto non abbiamo più fatto le prove, ognuno trascinato dai suoi impegni. Non penso torneremo, anche se alcuni concittadini complottisti dicono di sì.

5. Dopo di loro ti sei spostato su sonorità più gay, a milano si direbbe hipster, prima con un EP "Real beauties" e poi formando la band dei Chilly Willies. Cosa c'è alla base della scelta? Cosa dovremmo sapere di questo progetto?
Secondo me ti sbagli. Ti spiego: quello che sarebbe stato il terzo disco dei Mendoza (un concept sul legame Vietnam-punkrock) avrebbe contenuto un bellissimo inno all'amore omosessuale e una canzone d'amore per Corin Tucker delle Sleater Kinney... Quello sì che sarebbe stato un disco 'gay'! Non direi che i Chilly Willies abbiano un suono 'da hipster', siamo anzi – in senso buono – tonti e asessuati, non penso quindi che la nostra musica possa essere adatta al rimorchio in quei locali arredati con i pallet. Dietro i Chilly Willies c'è la sacrosanta vecchia voglia di scrivere canzoni da college con gli amici più cari, ma stavolta meno punk e più guitar-pop, vulnerabilità ostentate e chitarre più farcite. I Real Beauties sono invece un mio gruppo fantasma, con un ragazzo biondo che vive a Londra, prima o poi faremo altri ep spero.

6. La cosa che mi ha sempre colpito dei tuoi lavori è la cura dedicata agli artwork... considerando che è tutto DIY non è un dettaglio da sottovalutare. Non facevi prima a buttare tutto online e finita lì?
Buttare tutto online non avrebbe molto senso per me, il web e le soluzioni 'smart' servono ad arrivare a più persone possibile, cosa di cui mi importa poco e niente. Ci tengo molto agli artwork perché a me piacciono ancora i dischi fisici. Allo stesso tempo non sopporto chi fa musica soltanto per avere un pretesto per stampare copertine curate e infiocchettate, non i piace quando la qualità del packaging vuole compensare la pochezza di contenuti di un disco.

7. Altra cosa fighissima è che ti fai tutto in casa. Come funziona il processo di registrazione? Hai studiato o sei uno sprovveduto che sa dove mettere le mani? E' vero che oramai la registrazione casalinga è quasi un must, però a mio parere non è proprio alla portata di tutti. Che dici?
La maggior parte dei dischi li ho registrati con un pauperistico software Audacity, un microfono da 30 euro e un netbook minuscolo comprato al supermercato a 150 euro, tutto da totale incompetente e muovendomi a casaccio. Adesso ho un pc vero e qualche nozione appresa qua e là, ma niente di che. Il nuovo disco dei Chilly Willies suona meglio dei precedenti perché mixato e masterizzato al VDSS Studio di Morolo (probabilmente il miglior studio di registrazione tra la costa sud inglese e il Polo Sud), ma è comunque registrato in garage/casa con mezzi minimali, anti-pop fatti coi collant, scheda audio da due soldi e via così.

8. Questa dimensione che ti sei dato in qualche modo, per come lo percepisco io, ti tiene lontano da quella che noi chiamiamo "scena mondana". Voglio dire, i Mendoza non sono di nicchia, ma piuttosto sono la nicchia della nicchia di una scena di nicchia. Che rapporto hai con il mondo del punkrock vissuto fra salsiccia, sudore e cemento?
In effetti non ho alcun legame con la 'scena' punk. Ho legami con amici musicisti e band che mi piacciono, ma indipendentemente dal genere di musica che suonano e a pensarci bene non è mai quasi mai punkrock, se per punkrock-salsiccia-cemento intendi il punkrock skateboard & powerchords. Forse però tu ti riferisci alla cosidetta 'sagra della salsiccia', quella situazione da molti percepita con dispiacere nei vari mondi dell'underground musicale italiano. Parentesi: goliardia a parte, questo per me è un problema, intendo il fatto che in Italia gli ambienti musicali e le band contino spesso pochissime ragazze. Forse ha influito il fatto che in molti luoghi la musica indipendente è cresciuta attorno ad ambienti politicizzati improntati ad un certo machismo, seppur celato. Per me è un vero peccato - uno dei gruppi che più mi ha svoltato l'asolescenza sono le Sleater Kinney - ma mi pare che negli ultimi anni le cose vadano molto meglio.

9. Come butta a Latina? Come siete messi a patata? A Roma non se la passano mica tanto male....Hai qualcosa da chiedere alla Major Emme dei Majors?
Musicalmente intendi? Non so come butti a Latina, penso che fino a qualche anno fa ci fosse un discreto numero di band fantastiche, ma al momento non so se succede qualcosa (riguardo l'altra domanda cosa devo dirti, è risaputo, Latina mette al mondo solo ragazze bellissime, o almeno così si dice). In ogni caso, penso che a Roma – musicalmente - se la siano sempre passata peggio rispetto al Lazio sud, ma è vero negli ultimi anni c'è stata un'impennata, ad esempio i Giuda per me sono dei supereroi. Ah, anche i Real Miracolo sono una band fantastica. E poi mi piacciono gli Sweat. I Majors non li conosco se non per sentiti nominare.

10. Cosa ti gira nella chiavetta mp3 in questo periodo? Hai qualche robina buona da consigliarci? Stiamo per partire per lo Yemen e mi sa che c'è bisogno di roba giusta....
Al momento ascolto il disco storico degli Another Sunny Day ('London Weekend', del 1992) e da qualche giorno roba scellerata tipo Death in June. Se vuoi qualcosa di semplicemente bellissimo ti consiglio le canzoni del soundcloud di Masciati, se invece vuoi roba anfetaminica per pompare le reclute in caserma ti dico 'The Great Lost Trouble Makers Album', Slovenly Records, 2003, probabilmente uno dei dischi più pestati di sempre.

11. Meglio essere stati marines ad Okinawa nel '45 o berretti verdi in Vietnam?
Vietnam tutta la vita. Meglio saltare in aria con un bamboo riempito di esplosivo che crepare lentamente torturato dei giapponesi. Anche Johnny Ramone avrebbe detto Vietnam.

12. Cosa ti aspetti da questo 2017 musicalmente parlando? Perchè non abbiamo ancora messo su una band io e te? Perché mi eviti? Perché?
Aspetto con ansia il secondo disco dei Black Tail su Miacameretta Records (la SubPop se le sogna delle canzoni così) e spero escano nuovi dischi di Flowers e Spook School. Gli Spook School per chi non li conosce sono una bomba queer-powerpop con melodie espertissime. Penso che non abbiamo mai suonato insieme perché abitiamo un po' lontanucci, ma potremmo fare affari comunque...

13. Facci una domanda e, se la fai bene, ti rispondiamo pure.
Tra i miei amici si mormora da anni che Ramones e Tartarughe Ninja siano la stessa cosa (sono in quattro, si fingono fratelli, si nutrono di pizza, stanno a New York, dicono 'Cowabonga', sono comandati da un mostro – uomo topo o Phil Spector cambia poco). Secondo voi è vero?
L'abbiamo sentito dire anche noi qui in Caserma, ma non ci crediamo. In compenso crediamo tutti alla morte e sostituzione di Paul McCartney nel 1966. La vuoi sentire questa storia?

14. Questo ultimo spazio è tutto per te. Fatti una domanda e datti una risposta. Per adesso nessuno è stato davvero bravo a sfruttare questa opportunità... io voglio che tu lo sia. Concentrati, prendi fiato, standby... standby... go, go, go!
Mi chiedo quale sia stato il vero capolavoro degli 883 e mi rispondo: 'Remix 94'.

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