martedì 22 settembre 2015

Iron Maiden - The Book Of Souls


Dopo mesi di attesa e carico di un hype spropositato, lo scorso settembre è uscito The Book Of Souls, sedicesimo album, in studio per i britannici Iron Maiden. A cinque anni di distanza dal tanto criticato The Final Frontier, l'ultima fatica dei Maiden ha suscitato pareri discordanti; chi lo ritiene il miglior album dai tempi di Brave New World, chi pensa sia un album modesto, oppure chi lo ritiene una ciofeca assurda...insomma per ora l'unica certezza è che la band inglese, a quarant'anni suonati di carriera, ha dimostrato un coraggio/azzardo notevole facendo uscire un doppio cd (triplo vinile!!!) dal minutaggio esagerato (92 minuti!!). 
Ed è proprio il minutaggio a far sì che The Book Of Souls risulti un album per Maideniani Veri. Pochi cazzi...sfido chiunque a sorbirsi i già citati 92 minuti (purtroppo non di applausi!) senza essere un fan di lunga data....e se mi smentite siete solamente dei fenomeni e voglio conoscervi! Ad un primo ascolto, la voglia di fossilizzarsi sul singolone Speed Of Light  è tanta...ma sarebbe un errore perchè  a conti fatti The Book Of Souls è un bell'album! 
Si parte con If Eternity Should Fail classico pezzo da intro, con un inizio epico e pomposo ma che apre bene il disco. Le sonorità sono quelle che i Maiden portano avanti da anni, classico heavy metal sempre strizzando l'occhio al progressive. Il già citato singolone poi è una bomba! Si parte con un riffone bello tosto, roba che raramente viene tirata fuori dalla band e che ricorda quello di The Wicker Man (non a caso sono due composizioni di Smith/Dickinson), seguito dall''acuto dell'inossidabile Bruce "air raid siren" Dickinson che ogni volta mi fa venire la pelle d'oca...che dire...è già abbastanza così e il pezzo va avanti al meglio. Uno dei pezzi che preferisco del Cd1 è senza dubbio The Red and The Black, il suo ritmo trascinante a mò di "marcia" insieme al riffettino di chitarra, le liriche quasi parlate di Bruce e i possenti cori ti fanno gasare a bestia! Peccato che il brano non finisca al minuto 7....poi la composizione si perde in roba inutile. Interessante anche When The River Runs Deep il buon Adrian Smith tira fuori un altro bel riff e Nicko McBrain suona a una velocità a cui non è abituato...Finalmente! Bene! Daje con l'accelleratore Nicko che spacchi!
Il Cd2 abbassa un po' il livello, i pezzi sono meno incisivi e inizia a comparire la noia. Death Or Glory è uno dei pezzi migliori, classico ritmo incalzante e tipiche melodie alla Maiden. (altra chicca di Harris/Dickinson)....si nota che Adrian è il mio compositore preferito hehehe. Poi tre pezzi abbastanza noiosi tra cui  Tears Of A Clown dedicata a Robin Williams (lol). e Infine il pezzo che ha fatto più discutere...l'opera mastodontica targata Dickinson...la composizione per eccellenza del disco: Empire Of The Clouds 18 bobine di smaronament....ehm canzone! L'ho ascoltata varie volte e non ho ancora capito se mi piace o mi fa cagare....anche se propendo per la seconda...amo le composizioni lunghe della band....ad esempio nel penultimo per me When The Wild Wind Blows è stupenda, ma questa mi sembra un po' un buco nell'acqua!
Comunque chissenefrega dell'album!! Avevano già vinto a mani basse con un video del genere e giochino annesso!!! 
Up The Irons!!! Maiden For Life!!!

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