domenica 1 febbraio 2015

The Grenades - Jagherbomb - Hard Landing @ Alvarado Street


All'inizio di quest'anno ho cercato di abbracciare la filosofia dello "stare a casa is the new uscire" e invece per il secondo sabato di seguito mi ritrovo all'Alvarado Street.
Tempo di merda, piove a stecca e saggiamente decido di andare in bici (?)
Dopo varie bestemmie sotto la pioggia, arrivo finalmente al locale dove c'è ancora la proiezione della partita della Roma. Aggiungo qualche bestemmia in più perché a saperlo sarei uscito molto dopo, ma se lo avessi saputo forse sarei stato un appassionato di calcio e forse allora sarei stato lì a tifare…mmm...
Finalmente a una certa ora aprono le danze i Grenades tornati da Livorno poche ora prima dopo aver affrontato diverse disavventure automobilistiche! 
Sono un po' provati dal viaggio ma come sempre vanno dritti come i trenini, a parte qualche problemino tecnico di sfiga (cavi, ampli, volumi, ecc…)
Sparano un coverone, Armatage Shanks cantata da Mozza (bassista degli Hard Landing) a mio parere una delle migliori canzoni dei tre tipi coi giorni verdi.
Qualche minuto dopo è il turno dei genovesi Jagherbomb.
Come ogni volta che vado a vedere un gruppo che non conosco, mi preparo prima da casa per capire se mi fa cagare o meno, avevo visto qualche video e i liguri non mi convincevano affatto.
Iniziano a suonare e confermo le mie impressioni casalinghe, sinceramente non capisco cosa facciano, forse sono io troppo all'antica ma resisto per due pezzi e salgo su all'abbeveraggio, non me ne abbiate ragazzi.
La serata sta per concludersi con gli Hard Landing e mi fa un sacco piacere vederli, anche perché è l'ultimo concerto di Mozza insieme a loro e mi ha detto che è dalle 19:00 che beve, spero si spogli a un certo punto.
Aprono con Born Wrong, pezzone di punta del primo EP e proseguono facendo molti pezzi nuovi che ancora devono uscire su qualche supporto.
Mozza purtroppo non si spoglia, ma lo show è condito da varie gag e quando ci sono gruppi così mi prende sempre bene, ovvero gruppi che spaccano i culi a suonare ma non hanno quell'atteggiamento del cazzo da professionisti, anzi cazzeggiano tra loro e con il pubblico, senza prendersi troppo sul serio, mega ok!
La serata si conclude, non saluto nessuno e scappo a casa di corsa sperando di evitare la pioggia, ma senza rinunciare a una pausa per mangiare qualche schifezza notturna che ti si piazza sullo stomaco prima di addormentarti.

Che bella la vita.

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