domenica 9 novembre 2014

Proton Packs + The 3Slugs + The Razorbacks, Roma Alvarado Street, 7 Novembre.

Proton Packs, foto di Ben Randazzo

Dopo una giornata di diluvio universale, torna a splendere timidamente il sole a Roma, anche se la tempesta resta in agguato e i Romani sembra non vogliano rischiare.
Come al solito ci sono almeno un altro paio di eventi interessanti in giro, ma decido di sfidare l'eventuale pioggia per andare all'Alvarado street a vedermi Proton Packs, The 3Slugs e Razorbacks.
Cento birrette e chiacchiere con gli Habituè del locale prima di scendere al piano di sotto per gustarmi i Filippini/Romani The 3Slugs.
Li avevo già visti in apertura ai Manges e ne ero rimasto sorpreso.
Tanta voglia di suonare, spirito giusto, presi bene e sempre sorridenti se non migliorati parecchio musicalmente rispetto a mesi fa. Fanno uno show piacevole, con pochissime pause e per omaggiare i loro eroi Manges, concludono con una rivisitata Bad Juju, ottimo!
I Toscani Proton Packs salgono sul palco e sono veramente curioso di sentirli dal vivo. il loro Space Opera mi era piaciuto abbastanza ma non mi aveva convinto al cento per cento.
I nuovi soldati della OCW invece spaccano di brutto, dritti come treni, puliti nei suoni e con stop and go perfetti.
Personalmente preferisco le parti cantate dal chitarrista con voce un po' più Lillingtons style rispetto alla voce calda e profonda un po' Misfits del batterista, però insieme non stanno manco male ed esce fuori un bel mix insolito.
Alla fine chiamano un batterista improvvisato dal pubblico e si sparano una I Believe in Miracles che conquista i presenti, anche se mezza fuori tempo, scusato (o alla gogna!) il ragazzo che non conosceva il pezzo.
Comunque bravissimi, mi piacciono di brutto e vorrei rivederli tipo adesso!
Passato l'entusiasmo e buttate giù un altro paio di birrette, scendo di nuovo ai piani bassi per vedermi la chiusura della serata che spetta ai Razorbacks.
Premetto che adoro questi ragazzi, sono dei veri punk anni novanta pur non avendo neanche diciotto anni. Salgono sul palco visibilmente ubriachi e se ne fottono di tutto. Mentre suonano lasciano gli strumenti per bere, gli si staccano i jack e continuano imperterriti, scherzano e non si prendono sul serio e questo è veramente ok!
Concludono con Knowledge degli Operation Ivy e una dei Green Day che non ricordo il titolo.
Vittoria per loro!
Veramente bella serata, peccato per la poca affluenza di pubblico, vuoi il brutto tempo, la concorrenza, o per la solita poca curiosità nel vedere gruppi nuovi…poteva andare meglio, ma tanto alla fine ci sono i mille shottini offerti dall'Alvarado che ti fanno scordare tutto, vi odio!

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