lunedì 22 settembre 2014

SNAFU 2.0: Il mio D-Day

Il soldato Davide mi fa un regalo davvero gradito, coglie in pieno lo spirito del 2.0 e mi manda i suoi pensieri post "gita" in Normandia.
A parte l'invidia (io non ci vado dal giugno del '44) questa articoletto capita a fagiuolo dato che proprio in questi giorni sto finendo di leggere Operazione Paperclip, ovvero come il Governo degli Stati Uniti sia riuscito a mandare a puttane il sacrificio di tutti quei soldatini che si sono buttati nella mischia per prendere a calci in culo i crucchi impazziti.
Grazie soldatino Davide!

La memoria....

Ho promesso a Pvt. Snafu che avrei scritto qualcosa su i miei giorni in Normandia e in particolare sulle visite fatte a musei, spiaggie e zone legate al D-Day.
Con la scusa della recensione di un vinile di gruppi locali della zona, che potete leggere su 7pollici - solo recensioni di vinili,  mi metto a scrivere e questo mi sembra il posto adatto dove raccontare la mia storia, ripercorrendo luoghi, città e persone incontrate lungo il mio viaggio.
A una settimana di distanza da quei momenti rimettere insieme le idee è ancora un po’ dura. Ricordi, immagini, emozioni sono ancora intrecciate tra loro in una grande matassa dai tanti colori diversi ma ancora vivi dentro di me. Proverò a metterli in fila e scriverli nero su bianco partendo dall’inizio del viaggio.
Il Cotentin è la regione a nord-ovest della Normandia, qui si sono paracadutati nella notte del 6 giugno del 1944 le truppe aviotrasportate della 101° e 82°, tanto care a Snafu e a tutti i ragazzi della nostra caserma. Sul campanile della chiesa di Sainte-Mère-Eglise c’è un manichino appeso con tanto di paracadute in memoria di quella fatidica notte in cui il soldato Johnn Steele, vi ci rimase appeso sotto il fuoco nemico. Di fronte alla chiesa si trova il Musèe Airborne che conserva uniformi, mezzi, blindati e un C-47, l’Argonia, origniali. Il museo propone tramite un percorso fatto da immagini e filmati i giorni che anticipano e seguono il D-Day dal punto di vista degli aviotrasportati.

Ready to go....

Nelle vicinanze troviamo la toccante Utah Beach, la spiaggia più a nord delle cinque in cui fu attuato lo sbarco e il piccolo paese di Carentan liberato dagli uomini della 101° a cui è stato dedicato il Dead Man’s Corner Museum. Qui si trova tra le altre cose, l’uniforme originale e i gli effetti personali del Maggiore Winters, si sente che è ancora vivo lo spirito dell’Airborne e delle sue imprese.
Scendendo verso sud-est incontriamo Omaha Beach liberata dalle truppe di fanteria, resa celebre dal film “Salvate il soldato Rayan”, dove vi sono state la maggior parte delle perdite americane. A dominare la spiaggia presso Colleville-sur-Mer troviamo il Normandy American Cemetery and Memorial dove sono seppelliti 9.387 soldati americani caduti in Normandia. Lo splendido memoriale ci ricorda il sacrificio di tutti questi ragazzi ed è davvero toccante
Proseguendo in direzione est, passiamo per il paese di Longues sur Mer dove si trova perfettamente conservata ed è visitabile una batteria tedesca, davvero impressionante, posta a difesa delle coste.
Scendendo fino a Gold Beach incontriamo lo splendido paese di Arromanches sul mare; qui è presente un bellissimo museo dedicato allo sbarco. In questo museo viene mostrata tramite dei bellissimi filmati d’epoca l’impresa degli alleati nel realizzare un porto artificiale, durante il periodo dell’invasione, per lo sbarco di mezzi, vettovaglie e armi sulla spiaggia del paese.


Questo in pochi giorni di soggiorno è stato quello che ho avuto il piacere e l’onore di vedere insieme ai miei due compagni di viaggio, amici di una vita. Spero con questo breve racconto di essere riuscito a portare anche a voi quello che ho provato io e che si prova visitando questa terra piena di storia. Settant’anni dopo lo sbarco la memoria deve continuare. Currahee!

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