mercoledì 4 giugno 2014

SNAFU 2.0: Queens Of The Stone Age @ Roma

Major Emme vuole fare carriera in Caserma e quindi appena tornata dal concerto dei Queens of the Stone Age ci scrive un 2.0 apprezzatissimo! E voi che fate? Fate come lei...scrivete.



Ore: 1.04 am
Stasera sono andata a vedere i Queens Of The Stone Age.
E anche sticazzi, direte voi.
Ma stasera sono andata a vedere i Queens Of The Stone Age, uno dei miei gruppi preferiti, che ammiro di più in assoluto, e che a Roma non c'era mai stato. Quindi già avrete capito che sarò un po' di parte.
Un'altra cosa che devo dirvi è che a me piacciono i concerti piccoli, quelli dove o conosci tutti o non conosci nessuno e ghigni tra te e te che quel gruppo che sta suonando è un gruppo della madonna e lo sai tu e le altre dieci persone presenti in sala e siete tutti complici di qualcosa di fichissimo ed esclusivo.
Però mi piacciono anche i grupponi e quindi mi capita (non più di una volta l'anno) di andare ai concerti negli ippodromi, dove il palco è alto cinque metri e distante almeno il doppio dalle transenne; quest'anno doveva per forza capitare con Homme e compari.
Li aspetto da una vita, ho comprato il biglietto prima nonostante l'impossibilità di un sold out (l'Ippodromo di Capannelle, che ospita la rassegna Rock in Roma, contiene 20000 persone...), ho calcolato con precisione i tempi in modo da poter essere lì in anticipo per ritirare tale biglietto, bere le Peroni e chiacchierare con le amiche, e soprattutto ho detto a tutti di non rompermi i coglioni stasera, che io non ci sono per nessuno. A scanso di equivoci, superati i tornelli d'ingresso imposto la modalità offline.
L'Ippodromo, come detto, è enorme. Non sono brava con le misure a occhio, ma mi sembra pieno per un terzo appena; mi aspettavo molta più gente, devo dire la verità, ma il prezzo del biglietto non propriamente economico deve aver allontanato i semplici curiosi e attratto solo i veri fan.
O i fuorisede che guardavano Mtv dieci anni fa. È con loro che mi scontrerò per tutto il concerto, maledicendo gli zaini, la Calabria e i videoclip musicali.
Mi perdo il gruppo di apertura, non so manco chi siano, ma chi se ne frega, no?
Alle 22.05 i Queens Of The Stone Age salgono sul palco e attaccano con "You think I ain't worth a dollar, but I feel like a millionaire": iniziamo benissimo.
La scaletta spazia dai brani dell'ultimo "...like clockwork" (i migliori: Smooth sailing, If I had a tail, la title track) ai singoli dei due dischi precedenti. Qui mi dice un po' male, perché non mi piace per un cazzo Lullabies to paralyze. Non mancano le perle da Rated R, forse l'album che preferisco; "Better living through chemistry" è indescrivibile, con un bridge strumentale lunghissimo, ipnotico...ma sono sola in questo viaggio lisergico. Intorno a me la gente continua a spintonare, pogare, spingere. Che problemi avete, amici? C'è "Sick, sick sick", "Feel good hit of the summer" (è il titolo vero di "Nicotine, Valium", se non lo sapevate, fuorisede del cazzo), qualche pezzo del cazzo di Lullabies to paralyze su cui possiamo sbatterci le ascelle sudate in faccia reciprocamente, PERCHÉ PROPRIO IN QUESTO MOMENTO CHE IO STO VOLANDO PER I CAZZI MIEI E MI STO DIMENTICANDO DEL MONDO?
Ecco perché odio i concertoni: perché ci vanno quelli che ai concerti di solito non ci vanno mai. A quelli che in due o tre momenti hanno tentato il wall of death gli ci vorrebbe una bella cura Ludovico di live di, che so, Vitamin X, che magari dall'altra parte del muro ci sono pure io. Poi voglio vedere. Ammetto di essere una vecchia rompicoglioni, ma odio queste situazioni, talmente di merda che l'anno scorso mi lasciarono l'amaro in bocca persino dopo i Blur (che aspettavo da ben tredici anni).
A sto giro però in bocca m'è rimasta solo la polvere dell'Ippodromo. I Queens Of The Stone Age sono stati ineccepebili - nonostante da dove ero si sentisse troppo prepotentemente il basso e poca voce - oh, non dirò mai più una cosa simile, a me dei volumi non me ne frega un cazzo, viva il punk. Dicevo: gruppo immenso. Non vorrei fare la saputella, ma io lo sapevo che dal vivo sarebbero stati perfetti, si sente dai dischi che la loro roba è suonata e sudata, ma le aspettative sono state di gran lunga superate. Forse è stata una serata particolarmente buona (d'altronde, Homme stesso ci informa che non torna a Roma da una ventina d'anni); a Bologna pare non sia stato altrettanto entusiasmante, ma stento a crederlo. I Queens Of The Stone Age sono una vera è propria macchina da guerra, in studio e live.
In un'ora e mezzo di concerto non mollano mai la presa, nemmeno quando sembrano lasciarsi andare a lunghe code psichedeliche: sei tu ad andartene, loro sono ben presenti, precisi, puliti; ti riportano alla realtà di un ippodromo umido e pieno di terra accorciando i tempi fino a farli diventare frenetici, forsennati: sul disco era così, ma dal vivo è meglio.
All'1.04 sono già in branda e cerco di scrivere qualcosa ma mi sa che alla fine non ho scritto niente.
Andatevi a vedere i Queens Of The Stone Age, pure se non vi piacciono tanto. Magari vi mettete un po' dietro i fuorisede con gli zainetti, ma andateci.

23 commenti:

  1. Ci sono una serie di cose che non condivido in questo post, a cominciare dalla tua opinione su Lullabies che a mio modesto parere dovresti provare a riascoltare (e riascoltare, e riascoltare ....) visto che parli di viaggi ipnotici (Someone is in the wolf, The blood is love, Skin on skin, Killer scene; praticamente tutta la seconda parte del CD corrisponde a quello che ti dovrebbe piacere).
    Secondo punto: se fossi venuta a Milano l'anno scorso (chissà, magari ci sei venuta per davvero) allora saresti stata anche tu una fuorisede con lo zainetto così come lo ero io sia a Milano 7 mesi fa, sia a Roma due giorni fa, sia in Francia 3 anni fa... Personalmente, a me è presa più a male quando a quel festival del cazzo in Francia ero in mezzo ad una folla che praticamente era lì solo per vedere i Linkin Park (si, i Linkin Park erano headliner e i qotsa suonavano subito prima, pensa te...) e che non ha mosso un muscolo quando è partita Feel Good, Lost Art, Fun Machine con midtro Spiders and Vinegaroons, [...], perfino sulla classica Song for the dead di chiusura. Roba che neanche una mummia resterebbe ferma. Perciò ti chiedo umilmente scusa a nome di tutti i calabresi fuorisede con gli zainetti che guardavano mtv 10 anni fa (cavolo, m'hai descritto alla perfezione, non è che hai fatto tutto il concerto con la testa sotto la mia ascella? ;)) Ma a sto punto se ti stiamo tanto sulle palle, perchè non mettersi nelle retrovie? Il suono si sente anche meglio e probabilmente si suda meno! :D

    Grazie per il tuo post, m'hai fatto ricordare quanto mi sono divertito. Ci vediamo al prossimo live, zainetto in spalla.

    Long Live The QOTSA.

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  2. Premetto che i queen of the stone age mi fanno cacare sangue a spruzzo e che solo ora ho capito che cazzo vuol dire 'sto QOTSA che scrivete tutti da un po' di giorni! Gusti musicali a parte condivido il fastidio della Major perchè dopo aver pagato un fracassata di soldi per un biglietto uno il concerto vorrebbe anche vederselo. Non tutti i concerti sono gli Slayer capitelo! Non si può pogare di continuo prendendo a spintoni chi non conosci anche quando ci sono i lenti! Parliamo poi di un pogo molesto, non quello amichevole dei concerti punk-hc dove tendi la mano all'amico quando cade e dove se per caso dai una spallata a qualcuno fatta male chiedi scusa. Mi sono trovato più volte a prendere brutte botte da ragazzini (con zaino e bottiglia di plastica con vino) in faccia e al momento che gli fai notare che stanno esagerando ti rispondono "uè cumpà, stiamo tutti qui a divertirci"
    Perchè devo andare nelle retrovie? Perchè non posso vedermi un gruppo che mi piace da vicino perchè qualcuno non sa come comportarsi in una situazione del genere? Ci sono concerti per pogare e uccidersi e concerti da ascoltare, basta capire la differenza.
    L'ho già detto che i QOTSA fanno cagare?

    marco about

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  3. Io alle Capannelle ci sono stato l'anno scorso a vedere Bruce Springsteen.....è IL POSTO PIù INCULATO DELL'UNIVERSO!!! Non so se per problemi riguardanti la location o l'organizzazione ma ci avevano fatto fare una fraccata di chilometri a piedi prima di arrivare al palco XD
    cmq bel report :)
    fuck the kids

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    1. Io non abito distante da lì, ci si mette meno da casa mia a Capannelle che dai tornelli al palco.

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    2. Figurati quanto ci abbiamo messo noi da Termini XD

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  4. Ma quali kids, che c'ho 27 anni... fatemi il piacere va' :D
    Se ti metti sotto il palco accetti il fatto che ci sia più movimento, così come accetti il fatto che se vai in curva a vedere una partita di calcio magari il biglietto l'hai pagato anche 30 euro, ma ti urleranno nelle orecchie per tutto il tempo e non c'è niente che tu possa fare (e non sto giustificando le pogate sui pezzi lenti, che per altro NON ci sono state - leggasi accendini in aria per fare atmosfera). Tra l'altro sono stato io in prima persona a chiamare il buttafuori per far tirare via uno strafatto che stava rompendo le palle a chiunque nel raggio di 5 metri. E per la cronaca non aveva nè zainetto nè bottiglia di vino di plastica, ma potremmo stare qui a discutere per giorni su ste cose.. quindi.. Ripeto:

    Long Live The QOTSA

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    1. Figurati se era rivolto a te;)
      non mi sognerei mai di insultare uno dei nostri amati lettori!

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  5. anonimo, d'accordo con te che se vai sotto sai che rischio corri. Si parlava solo di educazione, quella generica che mamma e papà ci insegnano da piccoli e che spesso in questi contesti non c'è. Divertiti con i tuoi amici, poga, spingi, bottigliati e zainettati ma se vedi una donzella infastidita datti una regolata, tutto qui. Anche se Major non ha bisogno di esser difesa e ci pista a tutti di botte!
    Ma hai ragione, ai concerti grandi è così, per questo a 37 anni non ci vado più e mi vado a vedere gruppetti di merda con i soliti 4 amici sfigati.

    Breve vita a quelli che fanno cagare a spruzzo! Dai che si scherza su!

    quello di prima.

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  6. Ciao anonimo calabrese!
    Le pogate sui pezzi lenti forse non ci sono state dove eri tu, non so se ti sei reso conto di quanto fosse grande il posto; per dirti, una mia amica in prima fila (io ero poco più indietro) si è goduta il concerto senza rotture di palle di sorta. Forse mi dice sempre male, ma a concerti con così tanta affluenza le probabilità di incontrare le teste di cazzo sono inevitabilmente alte. Lo accetto, altrimenti me ne rimarrei a casa, ma frequentando concerti da un bel po' di anni posso almeno riscontrare l'oggettiva mancanza di educazione dei partecipanti durante eventi così grossi.
    Che non vuol dire chiedere scusa ad ogni spinta, ma la creanza di non pogare violentemente e a gomiti alti ("uajò ci stiamo divertendo tutti" NO, se si poga ci si diverte tutti, se ti metti a saltare come un coglione coi gomiti alti, incattivito dal vinaccio in plastica, in mezzo a duemila persone, beh non so te ma io non mi sto divertendo, sto cercando di evitare che mi frani addosso e intanto cerco pure di vedere il concerto e agitarmi per conto mio); di non tenersi addosso gli zaini che non so cosa ci tengano dentro ma sembrano sempre sul punto di esplodere da un momento all'altro sulla mia faccia, che è proprio altezza-zainetto e sono normalissimamente alta quasi un metro e settanta (tra l'altro, anche in autobus e in metropolitana gli zaini si portano a mano, non è che sono così scassacazzi io); di non rompere il cazzo alle ragazze sole che hanno il diritto di godersi il live tanto quanto gli altri; avere il buonsenso di capire che la scaletta è varia e fatta apposta per alternare momenti più lenti ad altri più veloci proprio per offrire uno show variegato, bello, unico. Se mi ti sbatacchi addosso a ogni canzone mi viene da pensare, ma lo stai seguendo davvero ciò che sta accadendo sul palco? O sei venuto qui solo per buttarti addosso alla gente?
    Perché, in tal caso, ribadisco il mio invito in uno squat per un concerto hardcore con 4 gruppi misconosciuti: puoi bere a poco, quindi no bottiglia; puoi lasciare lo zaino da qualche parte, che tanto non te lo ruba nessuno; il live è veloce e pensato appositamente per il casino, quindi puoi sbatacchiarti e saltare dove vuoi e tutti intorno a te fanno lo stesso. Magari imparerai che c'è modo e modo di godersi le cose, guardando anche agli altri e non solo a se stessi e al proprio divertimento di gomiti alti e cadute a peso morto.

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  7. Naturalmente il "tu" è generico, caro amico in punta di stivale!

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  8. Ancora a fare distinzioni tra calabresi, napoletani, romani e milanesi?
    Ma porcoddio come siamo messi.

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    1. Caro amico, le battute da caserma a sfondo sessuale non mi vengono. Mi vengono quelle razziste, nella speranza che vengano prese per quello che sono: battute da caserma, nulla più. Speranza disattesa.

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    2. Li ho visti sia quando erano in tour per Lullaby che per Era Vulgaris. Grandissima live band ma pubblico troppo esagitato. Manco a farlo apposta io, che sono più terrone di una calabrese, ebbi uno scontro frontale con un veneto esagitato. E' destino che non ci si possa volere bene XD

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    3. Parentesi folkloristica: i veneti sono noti come terroni del nord, nelle regioni nord-occidentali. siete accomunati, in realtà XD

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    4. Da buon terrone trovo la similitudine inappropriata... cioè noi al sud non siamo alcositi di default XD

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  9. Che inutilità, venire su SNAFU e trovarre sta discussione inutile sul bòn-tòn sotto il palco invece di un bel 2.0 su Pogues Pennywise e Millencolin a bologna o i Bad religion a Milano.

    Jake D. Ripper

    "Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!"

    P.s.
    In transenna come in trincea ci si arriva strisciando con il coltello tra i denti. E si mantiene la posizione a costo della vita, ricordandosi che sul campo di battaglia può succedere di tutto, anche la bottigliata da uno zainettato calabrese.

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    1. se qualcuno mi avesse fatto il 2.0 su PW ecc lo avrei pubblicato con piacere....ma siete pigri ragazzi.

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  10. Sul campo di battaglia mi è successo di tutto, ma non accetto manco un graffio da chi non sia parigrado. O da chi ascolta i Pennywise e i Bad Religion.

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  11. Questa cosa dello "sti cazzi" crea molte incomprensioni.
    Al nord sembra un complimento, più al sud vuol dire "non ce ne frega un cazzo". Unifichiamo lo "sti cazzi" una volta per tutte.

    Che inutilità venire su Snafu e parlare dello sti cazzi, sarebbe stata meglio una discussione su "sono meglio i queers o gli screeching weasel" o un 2.0 su mia madre.

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  12. 1 disambiguo una volta per tutte:
    Milano "Sti cazzi!"
    Roma: "E sti cazzi?"

    2 Meglio gli Screeching Weasel, forse solo perchè Joe Queer un paio di volte l'anno si fa vedere, mentre Big Ben è introvabile e prezioso come le figurine di Poggi e Volpi nelle cicche della Topps (se non sapete di cosa parlo googolate)

    Jake D Ripper

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Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!