lunedì 19 maggio 2014

Bam! Fest 4 Taun

Una tipica pietanza fritta di Salso

Per le strade di Salso Maggiore spicca la scritta "Salso è Pink" in onore del giro di Italia che proprio nei giorni del
Bam! Fest attraversa la ridente cittadina liberty. Poco dopo aver visto questa scritta in ogni dove, mi tranquillizzo vedendo una spilla attaccata su un giacchetto con su scritto "Salso è Punk" ok, tutto apposto, sono nel luogo giusto allora!
Il mio viaggio verso Salso parte da un dislocamento segretissimo della caserma, porto con me un compagno di battaglie e abbastanza pizza da poter sfamare un'intera camerata.
Arrivato a destinazione mi reco all'Hotel Cantuccio, luogo dove si svolgerà il festival.
Dopo aver depositato l'armamentario e indossato abiti civili, decido di passare al Devil's Den, tempio della Massoneria per un saluto e qualche birra. Il giorno successivo proprio al Devil's ci sarà il concerto dei Texani The Capitalist Kids ma ve ne parlerò dopo.
Torno al Cantuccio, incontro gente, parlo, bevo...bevo...bevo e già tutto mi sembra bellissimo!
In verità lo è perché la location è veramente stramba e non capita spesso di vedere dei concerti in una specie di night club anni '70 dentro a un Hotel.
Siamo tutti qui soprattutto per il Taun, posto che sicuramente conoscerete perché da anni è il fulcro delle vostre nottate punk rock (e non) in quel di Fidenza. Il Taun ha avuto problemi con il soffitto e non se la passa bene, il festival in cui mi trovo, come tante altre iniziative degli ultimi tempi, ha lo scopo di raccogliere fondi per tenere su il Taun, quindi supportate!  
La prima band a tenere su il Taun è quella dei King Mastino. Premetto che non ho avuto mai una simpatia per le band in costume o in divisa o come volete chiamarle. So che non è una loro abitudine ma appena vedo i componenti di una band tutti vestiti uguali già mi piglia male..ma questo è un discorso di traumi personali, lasciamo perdere! Ok, camicia con logo a parte sono bravi, forse troppo per i miei gusti, ovvero sono molto impostati, non sbagliano una nota e sono molto seri e oltre ad avere problemi con le divisette ho anche problemi con le band troppo serie, ma sono sempre motivi personali! C'è da dire che nonostante i miei gusti tutto il resto delle persone apprezza e i quattro ci sanno fare davvero!
Finiscono e tempo di farmi altre 5/6 birre iniziano gli Apers.
Gli Apers mi piacciono, forse se proprio devo dirla tutta non avrei mosso il culo così lontano se non ci fossero stati anche loro. Mi perdo un paio di pezzi per via delle birre ma appena riesco a staccarmi dal bancone parte una delle mie preferite "Please come back to me" e un po' mi emoziono, un po' piango, un po' rido ma poi mi calmo perché attorno ho tante belle signorine e devo darmi un tono.
Rimango con l'amaro in bocca perché avrei voluto suonassero un po' di più e a mio parere sono mancate un po' di Hit che il pubblico (io) avrebbe gradito.
E' il turno dei Peawees che avevo visto poche settimane prima e quindi potrei anche risparmiarmeli, ma sono preso bene, le birrette stanno facendo effetto, un paio di stage diving con gli Apers me li sono fatti e mi sento più sciolto. I Peawees sono il gruppo della serata, c'è poco da fare. Pubblico presentissimo, tutti sotto, ma forse meglio dire tutti sopra perché a un certo punto era proprio difficile distinguere componenti della band e agitatori di masse. Hervé ha fascino, si scompone il giusto, è simpatico e mette di buono umore tutti, sono belli come sempre e se non vi piacciono fottetevi (democratico eh).
Finisce qui il primo giorno del Bam! Fest, sono le 4 di notte, tutti a nanna.
Il Giorno dopo ci rechiamo al Devil's per vedere i Texani citati qualche riga fa.
The Capitalist Kids sono fighi, mi ricordano a tratti i primi Green Day e hanno qualcosa dei Mr.T Experience, se non sbaglio a un certo punto parte anche una loro cover che sento di sfuggita...le birre.
Il Chitarrista biondo oltre a essere Kurt Cobain ha anche una serpe nelle mutande per quanto si dimena e ogni tanto ho paura che cada e si faccia malissimo ma non succede. Il cantante certe volte vocalizza alla Milo e ha anche gli occhiali, l'altro chitarristone è molto grande (non si dice grasso) e c'è Iggy pop alla batteria, insomma sono male assortiti visivamente ma quando chiudi gli occhi sono molto carini.
Il mio compagno di battaglie compra qualche loro disco e risaliamo su verso il Cantuccio per la seconda puntata che inizia con le (forse c'è anche un uomo in mezzo ma non l'ho capito sinceramente) Peach Kelli Pop. Qui potrei essere un po' cattivo perché band di questo tipo mi fanno veramente cagare e penso che se gli anni '70 siano finiti ci sarà anche un valido motivo, ma sarò buono, così tanto da vedermi solo due pezzi e scappare al bancone per affogare i miei dispiaceri nell'alcol. All'improvviso però il sole splende di nuovo perché a sorpresa ci sono le Spazzys che non erano in cartellone. Raccattate da chissà dove con strumenti in prestito, salgono sul palco e ci fanno vedere come si canta, ma anche come si suona. Belle, brave, simpatiche, mi innamoro di tutte e tre con preferenza verso la cantante. Gran finale con l'atteso e richiesto pezzo su Paco che non gli ha dato la "bacchetta" in quel famoso tour, non portano rancore. Dopo essermi innamorato di loro mi innamoro di nuovo con i DeeCRACKS.
Spaccano i culi a tutti, serve altro? Super presi bene, ridono e cazzeggiano tra loro come se stessero a scuola ma non si distraggono un secondo e sparano giù tutti i pezzi del nuovo Beyond Medication senza farci mancare i classiconi a cui siamo tanto affezionati. Miglior gruppo del festival, in tre sembra che siano in dieci, ti pettinano col suono ma senza fare troppe pose del cazzo, belli belli e ancora belli.
A questo punto mi dispiace di non essermi tanto cagato i Morticia's Lovers, ma dopo i DeeCRACKS mi ritenevo più che soddisfatto se non stanchissimo. Vedo un paio di pezzi, mi sembrano i Giuda sfiaccati e il mio problema con gli anni '70 torna, ma credo che la maggior parte delle persone non la pensassero come me perché da lontano intravedo un bel delirio di corpi ammassati e dita alzate. I ragazzi hanno un buon pubblico di supporters, tutti cantano, ballano mentre saluto i pochi amici che trovo e mi ritiro nella suite.
In verità il Bam! Fest prosegue anche il giorno dopo con Cyclops, Buddy Zombie e The Nuts ma la caserma chiama, ho un report da fare e a questo punto aspettiamo con ansia i vostri 2.0 sulla giornata di domenica, raccontateci cosa è accaduto quando i soldatini erano a riposo.
Torno a casa contento con la speranza di ripetere l'esperienza l'anno prossimo, ne è valsa veramente la pena. Dieci e lode agli organizzatori che hanno tirato su, ancora una volta, un festival di questo tipo e chissà se Kevin starà ancora saltellando in giro per l'hotel.

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