sabato 10 agosto 2013

Turbonegro@Gruenspan, Amburgo

Foto scattata nientemeno che dal Pvt. Flavia

Si è svolto settimana scorsa, da mercoledì a domenica, il 9° WTJT, il raduno mondiale della Turbojugend. Il ritrovo è come sempre nel quartiere St.Pauli di Amburgo, più precisamente alla sede storica dell'omonimo capitolo, un piccolo pub d'angolo chiamato Schlemmer Eck.
Come presidente del capitolo milanese non potevo mancare e insieme alla mia piccola ma agguerrita delegazione ho fatto festa per quattro giorni insieme ad altri 500 ubriaconi provenienti da tutto il mondo. I racconti però, se vi interessano, ve li farò a voce davanti a una birra.
Il programma comunque prevedeva sia attività diurne che concerti serali, con l'esibizione dei Turbonegro il sabato sera come piatto forte. Ed è di quello che tratterà questo report.

Il locale si chiama Gruenspan ed è una sala concerti non grandissima, soppalcata con delle balconate, che si trova in una stradina a poca distanza dal pub.
Lo avevamo già visto il giorno prima, sempre per un altro concerto del WTJT: l'acustica mi era sembrata buona e le dimensioni ideali, per cui ero piuttosto carico all'idea di vedere i Turbonegro in questa cornice.
Quando siamo arrivati la via era già un mare di giacche jeans e bottiglie di birra: abbiamo subito fatto la fila e ci siamo fiondati a prendere posizione. Alla fine ci siamo piazzati sulla balaustra della balconata centrale: visuale perfetta.
La giornata era stata insolitamente calda e già si presagiva che avrebbe fatto un gran caldo. Non potevamo immaginare quanto però.
Ad ogni modo ad aprire l’esibizione c'erano i Christmas, quartetto punk americano affiliato a una qualche Jugend.
La band era francamente scarsa: fiacchi e con più pause parlate che canzoni. Il momento migliore è stata la cover finale dei Suicidal Tendencies, con un po' di gente della prima fila invitata sul palco.
Peccato, perché nei giorni precedenti le band che eravamo riusciti a vedere, i tedeschi Supercobra e gli inglesi Hip Priests, ci erano piaciute decisamente di più.
Durante il cambio palco il locale si è riempito – penso abbiano fatto il tutto esaurito – e calore e umidità cominciano ad aumentare vertiginosamente, anche se tutti per ora continuano a indossare orgogliosamente i loro kutte, incuranti del sudore.

Calato lo stendardo di sfondo, con la copertina di "Sexual Harrasment", e spente le luci, sulla musica dell’intro di Age Of Pamparius, la band ha fatto il suo ingresso sul palco. 
Camicia jeans e fazzoletto al collo per Euroboy e Tony Sylvester, salopette e occhiali da sole per Rune Rebellion, bandana e giacca a petto nudo per Tommy Manboy. Happy-Tom indossava il suo classico completo da marinaio. Ovviamente, trucco per tutti.
Imbracciati gli strumenti la band ha quindi attaccato con la canzone: partenza un filo incerta per Euroboy, ma poi tutto è tornato in regola. 
Erano in gran forma, con un bel sound e volumi davvero potenti. E Tony ha dimostrato una piena padronanza della voce anche nei pezzi del periodo Hank, nonché un'ottima presenza scenica, giocando bene con la sua corpulenta fisicità e le mossete finto-omo.
Come seconda hanno sparato Just Flesh, che è stata una bella sorpresa, poi i classici All My Friends Are Dead e Wasted Again, e complice il pubblico scatenato, il calore è diventato intensissimo, tanto che la crew di sicurezza sotto il palco ha iniziato a spruzzare acqua fredda e a distribuire ghiaccioli!
A seguire hanno optato per un blocco di pezzi tratti dall’ultimo album, ottenendo una buona risposta, segno che i fan hanno assorbito bene la loro ultima fatica discografica.
Si è tornati quindi sui classici: da segnalare Are You Ready For Some Darkness, particolarmente infuocata.
Un piccolo sketch demenziale ha introdotto Rock Against Ass, dopo la quale Tony ha spiegato che avrebbero raccolto tutti i video realizzati dai fan durante quei giorni  per realizzare il clip di TNA (The Nihilistic Army), canzone dedicata appunto alla Turbojugend. Avevano indossato tutti quanti (anche se ammetto di non essere sicuro che la canzone fosse questa) i loro kutte. A questo proposito mi permetto una piccola divagazione: il rapporto tra la band e la Jugendè davvero particolare, in quanto nonostante si tratti di un fan club si è evoluto fino a diventare un'entità in qualche modo indipendente, e il fatto che la band stessa ne faccia parte lo sta a testimoniare.
Tornando allo show, dopo Get It On, la band è uscita di scena, sicuramente anche per riprendersi: ormai la temperatura e  l’umidità all’interno equivalevano, e lo dico sul serio, a quelle di una sauna.
Il primo a tornare sul palco è stato Tommy, che ha subito attaccato con una batteria inconfondibile: Back To Dungaree High. Seguono altri due pezzi di punta, poi di nuovo dietro le quinte.  La folla chiama a gran voce la canzone che più di tutte stavano aspettando e la band torna per il gran finale: Prince Of The Rodeo e poi lei: I Got Erection. Chiusura a sorpresa con la cover di New Rose dei Damned.
Nonostante il calore infernale, lo show è stato memorabile, con la band in perfetta salute e una grandissima energia tra loro e il pubblico. Non resta che aspettare il prossimo anno. E il video di TNA.

Foto gentilmente rubata su Facebook

1 commento:

Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!