mercoledì 24 aprile 2013

Shiva Racket - EP

Aduken Records - 2013


Sono già passati quasi due anni dalla loro nascita, ma i milanesi Shiva Racket non sembrano intenzionati a fare quello che ogni buona band dovrebbe fare dopo 2 anni, ovvero morire.
I ragazzi in questione nascono come quintetto che percorre quel periglioso sentiero musicale a metà fra grunge e punk che va a inzozzarsi con il rock italiano anni '90, strizzando un pò l'occhio ad un immaginario indie-attira-patata....il tutto condito da canzoni ruvide e melodiche cantate in inglese. Insomma un bel casino difficilmente etichettabile che ha il pregio di abbracciare un potenziale ampio spettro di ascoltatori...da quelli più raffinati a quelli più beoti.
Dopo un tot (come direbbe uno skater a caso) i ragazzuoli diventano un quartetto e decidono di prendersi a calci e pugni con i testi in italiano....ci vuole coraggio, forse era meglio morire direte voi.
Il frutto del loro sudore è questo EP di 4 pezzi prodotto dalla neonata Aduken Records che fondamentalmente non vede grossi cambiamenti dal punto di vista del sound, ma che per l'appunto presenta delle liriche in lingua madre che faranno impazzire alcuni e faranno impazzire anche gli altri....semplicemente impazzirete per motivi differenti.
Il wall of sound (tanto per sfoggiare termini tecnici) è davvero tosto e la registrazione rende bene l'impatto live della band che è onestamente invidiabile (o almeno lo era l'ultima volta che li ho visti). Il singolone "Viole e Veleno" è il giusto esempio di mix fra schitarrate bastarde e bassi martellanti uniti ad una linea melodica a tratti cantilenante stile popolo di Seattle ed a tratti poppettosa e quindi appiccicosa....e quindi figa.
Sebbene i testi in inglese siano sicuramente più digeribili e musicali per gli stessi motivi per cui nel mondo tutti parlano inglese e non catalano, devo dire che anche in italiano il risultato è sicuramente di qualità. Certo a tratti, soprattutto nelle strofe, lo scandire preciso della nostra lingua toglie molto allo spirito grezzo che avvolge le canzoni, insomma si sente un pò la mancanza di un bel "blablabla fucking blablabla". Allo stesso tempo, nei ritornelli, la musicalità che ha reso famoso il buon Dante si riscatta e dà vita a intrecci melodici ampiamente graditi e ben confezionati.
Shiva Racket promossi dalla Caserma SNAFU, sebbene non facciano nemmeno una cover dei Queers per accontentare la nostra fetta di pubblico tutto downstroke e assolini tipo "pirupirupirupirulù"....ma non si può avere tutto dalla vita. La grinta c'è a palate, i pezzi ci sono, lo spirito c'è, l'anima DIY ancora intonsa da corruzione musicale pure....ai loro concerti c'è pure la peluche, che volete di più? (perchè non di solo rock'n'roll vive l'uomo).

Qua potete vedervi il loro video e, se siete incuriositi dalla band o dalla peluche potete andarveli a vedere Martedì 30 aprile al Rocket di Milano assieme ai Greedy Mistress. La Caserma c'è.


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