giovedì 11 aprile 2013

Fenomenologia Del Cinepanettone


I Cinepanettoni: film odiati da TUTTI ma allo stesso tempo visti da TUTTI, autentici cult contemporanei e , probabilmente, rappresentanti del movimento cinematografico italiano più rilevante dell'ultimo ventennio.
Alan O' Leary, professore dell'università di Leeds, si è preso la briga di raccontare e analizzare questo filone oramai decaduto, stroncato costantemente dalla critica, vittima perenne di incomprensioni, odiato da tutti ma comunque campione d'incassi.
O' Leary nel suo saggio smonta i meccanismi del Cinepanettone e li analizza uno ad uno. Si inizia con il capostipite del filone: Vacanze Di Natale (quello del 1983, nato dal successo della commedia estiva Sapore di Mare) che ha dato il via a tutta la saga delle commedie sulla neve, seguita poi da Vacanze di Natale 90', Vacanze di Natale 91'  etc. , e anche da altre produzioni, come i vari Yuppies, Pompieri, Montecarlo Gran Casinò, S.P.Q.R. 2000 e 1/2 anni fa etc. Ad inizio libro una lista di tutti i Cinepanettoni dal 1983 al 2012 presa dal fan site www.cinepanettoni.it . Questi film sono veri e propri marchi di fabbrica che seguono dei canoni ben precisi:  Location lussuose (italiane o estere), l'aspetto natalizio, un determinato cast di attori, trama costruita su storie parallele ed equivoci, colonna sonora importante.
Uno dei tratti caratteristici di questi film è proprio la comicità dei due attori principali (De Sica - Boldi). Boldi impersona perfettamente il topos del corpo carnevalesco e grottesco teorizzato da Michail Bachtin. De Sica invece prende spunto dal padre Vittorio e da Alberto Sordi e, estremizzandoli, crea un ritmo comico perfetto costituito da una forte gestualità e dall'uso del dialetto e frasi ad effetto. Accade spesso che i momenti più spassosi del film siano quando i due si incontrano (Fino al 2005). Il ruolo della donna è invece inesistente e la figura femminile è priva di personalità, come un oggetto, da esporre al fianco dell'uomo, infatti Neri Parenti stesso afferma che questi film sono volutamente misogini. Altro elemento fondamentale è la colonna sonora, composta solamente da hit da classifica e con il compito di creare "l'effetto nostalgia", ottenuto da mix di singoloni e carrellate di immagini.
Nell'ultima parte del libro si trovano vari sondaggi sempre sul tema del Cinepanettone e delle interviste molto interessanti realizzate agli addetti ai lavori (i De laurentis, i Vanzina, Neri Paranti e agli sceneggiatori) agli attori (Boldi, De Sica, Ghini) e a vari critici e fan. Il saggio di O'Leary, edizioni Rubbettino, è molto interessante e piacevole da leggere, è consigliato a tutti i fan del genere ma anche a quelli che per anni lo hanno bistrattato!

2 commenti:

  1. Porca miseria il cinepanettone è come la D'Urso (si scrive così?)tutti lo odiano ma imperversa lo stesso!è uno dei misteri della vita che mi ha sempre affascinato!

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Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!