lunedì 7 maggio 2012

Live Report: Vans Off The Wall Spring Classic

Sveglia alle 10.30! Guardo il cellulare e un sms mi dice che ho appena perso il passaggio in macchina...D'oh! Che fare? Chiamo il mio compagno d'avventure e decidiamo di andare comunque in treno. Appena metto piede fuori di casa inizia a piovere...buon segno! Arrivati in stazione, davanti alle macchinette, in uno slancio di sboroneria, decidiamo di pagare quattro euro in più e ci concediamo un lussuoso viaggio in prima classe. C'è chi può e chi non può...noi può! Il viaggio passa tranquillo e a tratti esce un po' di sole. Una volta arrivati a destinazione ci dirigiamo al nostro albergo: Hotel Serena, due stelle...na' sciccheria! Appoggiamo gli zaini, collassiamo un po' e poi via alla scoperta delle ridente cittadina di Varazze. Il cielo è plumbeo e c'è aria di pioggia, non il massimo per una manifestazione all'aperto...tuttavia appena ci avviciniamo al molo vediamo che c'è comunque un sacco di gente! Bella lì!


Mi sono appassionato allo skate a circa 15 anni, dopo aver passato mesi e mesi a drogarmi a Tony Hawk's Pro Skater 3 (Che bomba era?!?!), poi ho comprato la mia prima tavola e non sono mai migliorato. Col passare del tempo un misto di incapacità e frustrazione nel vedere bambini di otto anni fenomeni mi ha portato ad abbandonare questo sport...per poi riprenderlo di recente e ricordarmi di quanto facessi cagare. Comunque la situazione al molo è piuttosto figa, c'è la rampa, la parte street, il pubblico, la musica ggiusta, lo speaker gasato che spara supercazzole a raffica, lo speaker inglese che non sta capendo una mazza, i tipi sciallati sulla spiaggia, un po' di gente che fa surf...se ci fosse il sole sarebbe veramente una bomba!




Incontriamo un paio di amici, ci si prende una birra, girovaghiamo un po' per la zona e cerchiamo di seguire il contest su rampa


La situazione è piuttosto confusa. Dato che domenica è prevista pioggia, l'organizzazione ha deciso di accorpare tutto il contest alla giornata di sabato, quindi la rampa è megaffollata. Un tipo al microfono urla robe a caso e noi vediamo poco. Finita la gara, lo speaker annuncia il momento topico del contest: Vans Hottest Tits (o una roba del genere...). In pratica la prima tipa che entra in rampa e fa vedere le tette a tutti si becca una tavola gratis. La reazione da parte delle girls è quanto mai deprimente e nonostante i continui appelli dello speaker, la rampa rimane vuota. Si decide allora di ricorrere allo stratagemma "più regali", e nell'ordine vengono aggiunti: un pass backstage + free drink a gogo + un iPad + un paio di Vans. Il tutto non ha il successo sperato e mentre i tipi dell'organizzazione vagano in cerca di ragazze disponibili lo speaker, in un misto tra il meravigliato e il depresso, dichiara,"Io da qui non mi muovo finchè non vedo un paio di tette!" Alla fine una buona samaritana accontenterà una parte dei maschietti del pubblico mostrando le tette dalla parte opposta a dove ci troviamo noi (parte il bestemmione). Tocca al contest street.


Ci sono un sacco di tipi in gamba che fanno trick fighi (compresi i soliti ragazzini di otto/dieci anni fenomeni). Lo spettacolo è assicurato e il pubblico apprezza! Dopo un po' decidiamo di fare un giro, ci pigliamo un panozzo e andiamo verso il palco dove sta iniziando la prima band. Ora vorrei fare un piccolo appunto sulla scaletta che prevede:
-Those Furious Flames
-Peawees
-Salmo
-Doomtree
-Turbonbegro
L'idea di mettere due gruppi rap nel mezzo di una scaletta rock mi pare una cagata colossale e so già che per due ore mi spaccherò i maroni...ma dopotutto gli organizzatori cercano di accontentare un po' tutti...
Comunque verso le otto aprono le danze i Those Furious Flames, quartetto di Lugano che scopro essere attivo da dieci anni e con già 4 cd alle spalle! Il nome è piuttosto schifoso, ma i ragazzi suonano bene e con grinta. Si vede che hanno esperienza. Il loro hard rock con influenze seventies non è male, tuttavia nel corso dell'esibizione (piuttosto lunghetta) si perdono in virtuosismi ed eccentricità come l'assolo di chitarra con archetto di violino (ma per piacere!!) e l'utilizzo di un theremin. 
Per fortuna subito dopo tocca ai Peawees. I ragazzi giocano praticamente in casa e le persone davanti al palco sono già tante. Il concerto parte alla grande con svariati pezzi dell'ultimo album, tutti si divertono e scattano i primi balli. Potevamo gustarci un concerto in santa pace? Ovviamente no! Più o meno a metà esibizione cinque zarri sbronzi marci si piazzano in mezzo al pubblico e, con la vaga pretesa di divertirsi,  iniziano a spintonare tutti violentemente a caso. Immediatamente davanti al palco si crea un cerchio vuoto dove i cinque imbecilli si possono sfogare, anche se più volte insistono a lanciarsi addosso a gente a caso e a infastidire più o meno chiunque. Per fortuna la cosa non dura molto e gli zarri levano le tende giusto pochi minuti prima che scatti il linciaggio. Il concerto prosegue tranquillamente, il gruppo come sempre suona alla grande e le persone normali tornano a ballare. Ai pezzi nuovi vengono alternati classici come Dead End City, Wild About You, Road To Rock N' Roll, Tomorrow I'll Be Done ecc...Menzione speciale per i suoni che rimarranno ottimi durante tutta la serata!


I Peawees non fanno in tempo a smontare che subito sul palco si presenta un Dj che inizia a mettere dubstep...io e il mio compare ci guardiamo in faccia sconsolati. Immediatamente migliaia di ragazzini (età media 16) già sbronzi affollano l'area concerti e iniziano a "pogare" tra di loro. Ogni due per tre scatta una rissa e i tipi della security hanno un bel da fare. Il Djset in realtà è una sorta di "intro" per Salmo, che quando sale sul palco manda in delirio la folla di ragazzini. 


Ora, io non disdegno totalmente il rap, alcune cose mi piacciono, e devo ammettere che ero curioso di vedere Salmo perché alcuni amici me ne avevano parlato bene. Dopo la prima canzone torno sulle mie convinzioni...a parte che non si capisce una mazza di quello che dice, in più le basi su cui canta sono veramente terrificanti (alcune dubstep, alcune drum n' bass). Insomma una vera merda...in più essendo un concerto all'aperto anche se ci allontaniamo sentiamo comunque tutto...un supplizio...nel frattempo sotto al palco continuano le risse.
Salmo chiude in maniera patetica istigando i ragazzini a improvvisare un wall of death, continua il Djset dubstep e poi tocca ai Doomtree, probabilmente il collettivo rap più scarso e male assortito della storia. In ordine sul palco: la sosia della mutua di Nelly Furtado, un frocione, uno yuppie andato a male, due barboni di LA e al mixer e drum machine due nerd quarantenni probabilmente docenti di informatica. Passa una lunghissima ora di noia infinita...
Insomma la setlist per accontentare tutti ci regala due ora di bruttezza rara e noia eterna...finalmente i Doomtree si levano dalle palle e il Dj insiste sulla dubstep...noi siamo stremati...non ne possiamo più...i ragazzini continuano a menarsi...ma resistiamo perché manca poco ai Turbonegro!!


Salgono sul palco con il classico outfit in denim, il nuovo cantante ha una tigre gigante tatuata sulla panza e in quanto a stazza non ha nulla da invidiare a Hank...tuttavia noto con sorpresa che manca Pal Pot Pamparius! Ero convinto che nella nuova formazione ci fosse anche lui...mah...per il resto presenti Euroboy, Happy Tom e Rune Rebellion, c'è un nuovo batterista e alla voce troviamo Tony Silvester a.k.a. The Duke of Nothing, capoccia della Turbojugend London. Farsi le seghe sulla vecchia formazione e su Hank Von Helvete è inutile...quando uno impazzisce, impazzisce. Lo abbiamo amato tutti e lo ameremo sempre, ma ora il frontman è Tony Silvester, la band ha aperto un nuovo capitolo nella propria carriera, e lo mette in chiaro suonano molti brani del nuovo cd in uscita. L'inizio è da brividi: All My Friends are Dead + Back to Dungareeh High poi un pezzo nuovo e Wasted Again. Il pubblico è in delirio! non potevo aspettarmi un inizio migliore! Il wall of sound è totale e Tony, con la sua voce roca e urlata, se la cava alla grande. I pezzi nuovi non sono male ma non hanno nulla a che vedere con quelli vecchi, e il pubblico (ovviamente) reagisce di conseguenza. Se durante il nuovo singolo You Give Me Worms il pogo è piuttosto timido, con Turbonegro Must Be Destroyed o Prince Of The Rodeo il delirio è più che totale. 
Piccola pausa, poi i cinque rientrano sulle note dell'intro di Age Of Pamparius e chiudono il set con Are You Ready (For Some Darkness) e I Got Erection. Rimango un po' deluso perchè mi sembra abbiano suonato poco...ma forse è solo un'impressione...hanno suonato per circa un'ora e un quarto ma si poteva fare di più. Nel complesso comunque il concerto è stato figo...in scaletta mancavano alcuni classiconi e con Hank era un'altra storia...classici commenti del fan sfegatato/sfigato.
Scaletta dei Turbonegro

All My Friends Are Dead
Back To Dungareeh High
You Give Me Worms
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Wasted Again
I Got A Knife
T.N.A.
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Get It On
Mister Sister
Turbonegro Must Be Destroyed
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Shake Your Shit Machine
Fuck The World
Prince Of the Rodeo
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Age Of Pamparius
Are You Ready (For Some Darkness)
I Got Erection


Girovaghiamo per Varazze stanchi ma contenti, ci facciamo un po' di birre e poi torniamo in albergo. L'indomani concluderemo il week end nel migliore dei modi tornando felicemente a Milano a bordo dell'Intercity numero 666!


2 commenti:

  1. Scena della giornata: io e amici seduti sulla spiaggia a bere birra, arriva un tizio sulla quarantina con tavola da surf sottobraccio e notando l'outfit di denim e il cappello del mio compare esordisce con "Di dove siete, marinai?".
    Un concerto memorabile.

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